Morte Federico Palmieri
Morte di Federico Palmieri
Attore e regista teatrale, Federico Palmieri fondo' il Teatro dei Balbuzienti ed aveva ottenuto nel 2017 il premio come migliore cortometraggio al Milano Film Festival nel 2017 e il Premio miglior attore al BucharestShortCut Cinefest nel 2018 con il cortometraggio "Anna e Marco", presentato nel 2018 anche al Pigneto Film Festival. Una vita dedicata al teatro ed al cinema che lo aveva visto recitare sul grande schermo nel film "Ride" di Valerio Mastandrea. Trovato morto nella sua casa di via Michele di Lando, alla notizia della morte del "MAF", cosi lo chiamavano gli amici più stretti della zona di piazza Bologna, diversi sono stati i messaggi di cordoglio espressi per il 41enne. Fra loro anche Marco Giallini, che postando la foto dell'attore sul proprio profilo Instagram scrive: "Federico ... non va bene amico mio , non cosi". Chissa' cosa avra' voluto dire con queste parole, forse nasconde un contrappasso? Analizzeremo più avanti questa tematica, per ora ci concentriamo su alcuni avvenimenti che ritengo siano collegati a questa morte che credo sia omicidio. A ricordarlo anche Christian De Sica: "Solo tanto dolore. Riposa in pace artista". Quando leggo questi messaggi di cordoglio cosi mirati sembra quasi che decantano una paura interna, quasi come a dire potrei essere io la prossima vittima, speriamo di no, messaggi ripetuti a mo' di mantra per esorcizzare la paura. La sua ultima parte è stata in "Ride" di Valerio Mastandrea. Federico Palmieri fu trovato impiccato nel cortile interno del condominio dove viveva in via Michele di Lando, in zona piazza Bologna a Roma, Giovedì 5 settembre 2019= 26, (numero che non solo riporta ad 8 ma il 26 e' il numero che rappresenta Dio o meglio il demiurgo nella cabala ebraica) dal punto di vista prettamente esoterico, il numero 8 simboleggia la Giustizia rappresentata da una bilancia con due piatti, si eleva oltre ciò che è terreno. Viveva con la madre e il suo cane (Rocco), al momento del suicidio la madre si trovava fuori città.
Prese parte in numerosi film di produzioni indipendenti come "In Nomine Satan" (2012) di Emanuele Cerman.
Federico Palmieri ha recitato anche in "Hope Lost" (2015) di David Petrucci, insieme ad attori del calibro di Michael Madsen e Danny Trejo.
Ora passiamo alla notizia che mi ha dato piu da pensare su questo omicidio fatto passare per suicidio e firmato sempre dalla stessa mano ( RR docet)
Da Roma ci spostiamo a Foggia dove 6 giorni dopo molti giornali locali e nazionali riportano la maglietta di Lucio Dalla ritrovata sui fondali alle isole Tremiti (3-miti).
Cosa hanno in comune Dalla e Federico Palmieri? Entrambi erano Cavalieri di Malta, e mentre Dalla ha scritto e cantato "ANNA E MARCO" Federico Palmieri ha recitato "ANNA E MARCO"
Anna e Marco" è un brano di LUCIO DALLA del 1979 pubblicato all'interno dell'undicesimo (11 onnipresente, numero definito maestro psichico insieme al 33, dalla vibrazione molto forte,) album in studio dell'artista dal titolo "Lucio Dalla". La canzone è una delle perle del ricco repertorio artistico del cantautore bolognese ed è anche una delle più amate dal suo pubblico. Con l'innesto di poche metafore, "Anna e Marco" ha costruito con un testo semplice e diretto il racconto della storia di due personalità differenti ma accomunate da una vena di depressione per le loro vite che si incontrano e provano a dare una svolta al loro futuro. Anna, la protagonista femminile della canzone, non è soddisfatta della propria esistenza ed ogni giorno che passa sente di perdere qualcosa del suo essere, lei è bella "stella di periferia" ed ama ballare. Proprio in quegli anni, infatti, prende corpo in Italia la mania per le discoteche e sarà proprio lì che i due giovani si incontreranno. Marco, invece, è un ragazzo dalla vita vuota passata in un bar con uno spirito ribelle. Entrambi i ragazzi hanno tanta voglia di scappare via da questo mondo e, soprattutto, dalla loro realtà quotidiana. La storia continua con l'incontro in discoteca di cui Anna è una fedelissima mentre Marco ci è capitato per caso non sapendo cosa fare ed anche le loro opposte capacità nel ballo dimostrano tali premesse. In poco tempo i due intensificano sguardi e parole finendo per "scambiarsi la pelle". Un incontro casuale, quindi, sembra aver cambiato i propri destini: "Anna avrebbe voluto morire, Marco voleva andarsene lontano, qualcuno li ha visti tornare tenendosi per mano". Dalla che dipinge un affresco di queste due personalità che si uniscono per la volontà di un destino che ha voluto offrirgli un'occasione per continuare a credere nel futuro.
ANNA E MARCO(cortometraggio)
Attore e regista teatrale, Federico Palmieri fondo' il Teatro dei Balbuzienti ed aveva ottenuto nel 2017 il premio come migliore cortometraggio al Milano Film Festival nel 2017 e il Premio miglior attore al BucharestShortCut Cinefest nel 2018 con il cortometraggio "Anna e Marco", presentato nel 2018 anche al Pigneto Film Festival. Una vita dedicata al teatro ed al cinema che lo aveva visto recitare sul grande schermo nel film "Ride" di Valerio Mastandrea. Trovato morto nella sua casa di via Michele di Lando, alla notizia della morte del "MAF", cosi lo chiamavano gli amici più stretti della zona di piazza Bologna, diversi sono stati i messaggi di cordoglio espressi per il 41enne. Fra loro anche Marco Giallini, che postando la foto dell'attore sul proprio profilo Instagram scrive: "Federico ... non va bene amico mio , non cosi". Chissa' cosa avra' voluto dire con queste parole, forse nasconde un contrappasso? Analizzeremo più avanti questa tematica, per ora ci concentriamo su alcuni avvenimenti che ritengo siano collegati a questa morte che credo sia omicidio. A ricordarlo anche Christian De Sica: "Solo tanto dolore. Riposa in pace artista". Quando leggo questi messaggi di cordoglio cosi mirati sembra quasi che decantano una paura interna, quasi come a dire potrei essere io la prossima vittima, speriamo di no, messaggi ripetuti a mo' di mantra per esorcizzare la paura. La sua ultima parte è stata in "Ride" di Valerio Mastandrea. Federico Palmieri fu trovato impiccato nel cortile interno del condominio dove viveva in via Michele di Lando, in zona piazza Bologna a Roma, Giovedì 5 settembre 2019= 26, (numero che non solo riporta ad 8 ma il 26 e' il numero che rappresenta Dio o meglio il demiurgo nella cabala ebraica) dal punto di vista prettamente esoterico, il numero 8 simboleggia la Giustizia rappresentata da una bilancia con due piatti, si eleva oltre ciò che è terreno. Viveva con la madre e il suo cane (Rocco), al momento del suicidio la madre si trovava fuori città.
Federico Palmieri ha recitato anche in "Hope Lost" (2015) di David Petrucci, insieme ad attori del calibro di Michael Madsen e Danny Trejo.
Ora passiamo alla notizia che mi ha dato piu da pensare su questo omicidio fatto passare per suicidio e firmato sempre dalla stessa mano ( RR docet)
Da Roma ci spostiamo a Foggia dove 6 giorni dopo molti giornali locali e nazionali riportano la maglietta di Lucio Dalla ritrovata sui fondali alle isole Tremiti (3-miti).
Cosa hanno in comune Dalla e Federico Palmieri? Entrambi erano Cavalieri di Malta, e mentre Dalla ha scritto e cantato "ANNA E MARCO" Federico Palmieri ha recitato "ANNA E MARCO"
Anna e Marco" è un brano di LUCIO DALLA del 1979 pubblicato all'interno dell'undicesimo (11 onnipresente, numero definito maestro psichico insieme al 33, dalla vibrazione molto forte,) album in studio dell'artista dal titolo "Lucio Dalla". La canzone è una delle perle del ricco repertorio artistico del cantautore bolognese ed è anche una delle più amate dal suo pubblico. Con l'innesto di poche metafore, "Anna e Marco" ha costruito con un testo semplice e diretto il racconto della storia di due personalità differenti ma accomunate da una vena di depressione per le loro vite che si incontrano e provano a dare una svolta al loro futuro. Anna, la protagonista femminile della canzone, non è soddisfatta della propria esistenza ed ogni giorno che passa sente di perdere qualcosa del suo essere, lei è bella "stella di periferia" ed ama ballare. Proprio in quegli anni, infatti, prende corpo in Italia la mania per le discoteche e sarà proprio lì che i due giovani si incontreranno. Marco, invece, è un ragazzo dalla vita vuota passata in un bar con uno spirito ribelle. Entrambi i ragazzi hanno tanta voglia di scappare via da questo mondo e, soprattutto, dalla loro realtà quotidiana. La storia continua con l'incontro in discoteca di cui Anna è una fedelissima mentre Marco ci è capitato per caso non sapendo cosa fare ed anche le loro opposte capacità nel ballo dimostrano tali premesse. In poco tempo i due intensificano sguardi e parole finendo per "scambiarsi la pelle". Un incontro casuale, quindi, sembra aver cambiato i propri destini: "Anna avrebbe voluto morire, Marco voleva andarsene lontano, qualcuno li ha visti tornare tenendosi per mano". Dalla che dipinge un affresco di queste due personalità che si uniscono per la volontà di un destino che ha voluto offrirgli un'occasione per continuare a credere nel futuro.
ANNA E MARCO(cortometraggio)
Inizialmente avevo sospettato piu ad un rito sacrificale ma un mio contatto mi consiglio' di ispezionare bene la parte del contrappasso e dopo giorni di ricerca ne notai la presenza.
La frase di Marco Giallini ""Federico ... non va bene amico mio" e' la certezza che sia stato un contrappasso, forse non l'ha detta questa frase, puo' darsi che il giornalista se la sia inventata ma serviva a veicolare il messaggio, si e' trattato di qualche sgarro che aveva fatto Federico Palmieri e l'impiccato nei tarocchi Visconti rappresenta proprio il traditore.
MARCO GIALLINI
Anna e Marco di Dalla parla di due ragazzi che alla fine si innamorano pur avendo visioni diverse del mondo mentre il cortometraggio invece parla sempre di questi due ragazzi che si amano ma in chiave differente, dove lui si macchia di un omicidio tradendo l'amicizia.
Un modo molto intelligente per esprimere la dualita', che senza non esisterebbe vita, e forse il messaggio dei 2 "Anna e Marco" sta nel far recepire a chi ne ha capacita' che ogni strada che si percorre portano alla stessa meta, portano all'1 ( al fotone)
Mentre Palmieri aveva messo su un teatro per sordomuti la maglietta con Dalla viene trovata da 10 (1) sub non vedenti, cosa alquanto strana, un non vedente cosa andrebbe a fare sul fondale del mare se non puo' vedere le sue meraviglie e ne tanto meno la sporcizia depositata dagli uomini, forse i non vedenti siamo noi che non percepiamo cio' che vogliono comunicarci e nello stesso tempo dobbiamo essere anche sordomuti, non dire niente di cio' che si viene a conoscenza, siamo sia gli uni che gli altri, dobbiamo non vedere non sentire e non parlare sempre "IN NOMINE SATAN"
e nel suo nome se ne e' andato, quelli che muoiono in modo violento ritornano in fretta anche in nome di satana!!!
Buon Viaggio della vita Federico
Salvatore Solaro
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